Le trasgressioni a due: tradimento e gadget

A cura di Gabriella Seghenzi
tratto dalla rivista on line www.lungotevere.net
“ Non commettere adulterio” è il sesto comandamento scolpito nelle tavole di Mosè. Il matrimonio è l’istituzione che vincola la coppia di fronte alla società. Se è vero che ogni persona è pronta a giurare di lasciare un partner fedifrago, è anche vero che in situazioni particolari è capace di tradire. Anche quelle poche persone che non hanno mai commesso un tradimento, non possono dire altrettanto sul piano delle fantasie e dell’immaginazione. La tentazione erotica può risvegliarsi anche nella persona più fedele. Questo erotismo si risveglia come trasgressione, avventura, disordine, desiderio di sentire il contatto di un corpo sconosciuto accanto, piacere di sedurre, gioco erotico, brivido. Che cosa spinge molte persone a rischiare di far fallire un matrimonio o una storia autentica o di venire infettati da una malattia? Anche se è facile e forse meno doloroso immaginare alla base di questo desiderio una motivazione grave come una profonda insoddisfazione di coppia e una profonda crisi, il più delle volte è un motivo più futile, un piacere più capriccioso: la noia.Le varie forme di repressione sessuale concepite da diverse culture come l’infibulazione, la lapidazione della donna traditrice, i tabù, la concezione negativa del sesso, spesso presentato come qualcosa di sporco, tra le altre finalità, hanno anche quella di difendere la fedeltà coniugale. Nonostante questo però, le pulsioni sessuali e il tradimento hanno avuto la meglio anche sui più terribili divieti in ogni cultura e in ogni religione: l’adulterio in pratica, è onnipresente. Sembra che la consapevolezza dell’impossibilità a essere fedeli per sempre, abbia portato certe coppie a fare una scelta. Quella di tradire e di accettare i tradimenti del partner. È la cosiddetta “coppia aperta”, libera di avere avventure extraconiugali pur restando insieme, in un tacito accordo. Il desiderio della novità può così essere messo in pratica senza inutili e devastanti sensi di colpa, senza paura di essere scoperti e cosa non da poco il partner può illudersi di tenere sotto controllo ogni movimento del suo compagno.In certe coppie si può addirittura scegliere l’amante del marito o della moglie secondo i propri gusti. In questo modo non si sentono traditi, annientati, ingannati da un’infedeltà, poiché “sanno”, hanno un ruolo attivo e pensano che al di fuori di questa scappatella lui o lei non sentiranno il bisogno di farlo ancora a loro insaputa. Inoltre, le coppie che praticano questo genere di trasgressioni, giurano che tutto ciò aumenta la loro complicità.
A lungo andare però, il sesso non alimentato dalla tenerezza, deve ricorrere a situazioni sempre più eccitanti, ecco che allora il corpo dell’altro diventa banale, pornografico, diventa oggetto. La persona non viene amata per la sua interezza, ma solo per mera gratificazione sessuale.
Cinquecentomila, secondo le stime della Federsex, la più nota associazione italiana di club privè, sono le persone che praticano lo scambismo. Ma cosa spinge una coppia a fare sesso con sconosciuti? Noia, semplice curiosità, desiderio di trasgressione, bisogno di nuove emozioni; spesso però in questo tipo di pratiche prevale un certo tipo di manipolazione e prevaricazione. Molto frequentemente è l’uomo che convince la donna, che magari in un primo momento rifiuta e che poi, per paura che lui lo faccia da solo, accetta. In questo caso c’è una forzatura e la consensualità della coppia viene compromessa. Quello che conta è infatti l’armonia, la complicità tra i due, senza costrizione, altrimenti la relazione è in pericolo.Il confine tra gioco e malattia è molto sottile. Quel che conta è che il desiderio di esperienze al limite non diventi un’ossessione, quando i partner non hanno una vita erotica propria indipendente e ricercano continuamente stimoli esterni significa che esiste un grande vuoto nel rapporto. Quando questo è l’unico modo di vivere la sessualità, si può parlare di perversione. Ciò che distingue la perversione dalla trasgressione è la sua esclusività.I primi scambi di coppia sono nati all’interno di cinema hard intorno agli anni 80. le donne entravano nei cinema insieme ai mariti con parrucca e occhiali, i mariti con barba e baffi finti per non essere riconosciuti.Gli scambisti appartengono a tutte le classi sociali: professionisti, medici, impiegati, commercianti, politici. Lo fanno nei parcheggi delle autostrade, nei club privé, nelle discoteche e perfino nei cinema, in fondo nelle ultime file. Si conoscono tramite internet e riviste specializzate e spesso praticano il battuage che in gergo è il luogo del libero scambio, quello che si consuma nei parcheggi e agli svincoli autostradali.In alcuni club privè ci sono delle cabine una accanto all’altra con dei fori che le mettono in comunicazione tra loro per fare sesso senza vedersi in faccia.Per quanto riguarda il battuage, gli scambi avvengono solo in determinati giorni della settimana, e solitamente il pomeriggio e la sera. I segnali in codice sono costituiti dall’abbagliare con i fari dell’auto o dalle 4 frecce. Ci si accosta e il gioco comincia.
Dal sadomaso ai gadget
Oltre allo scambio di coppie, in Italia sono in aumento la vendita di gadget erotici e il sesso sadomaso. Lo dimostra il Global Sex Survey 2005, la più autorevole indagine sulle abitudini erotiche: più di un terzo guarda materiale pornografico col partner, il 22% ama farsi bendare e ammanettare, uno su cinque usa giocattoli sessuali. I gadget erotici per aumentare il piacere sono una consuetudine antica. In questi casi, però, non c’è una crisi di identità della coppia, ma il semplice utilizzo di strumenti per accrescere la complicità.

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