Cos’è il calo del desiderio e quando si manifesta

Il desiderio sessuale varia da individuo ad individuo ed è particolarmente intenso tra i 16 e i 35 anni.

Con il progredire dell’età il desiderio tende ad attenuarsi, il che può portare a problemi di coppia se la riduzione è più netta in uno dei due partner. Esso è influenzato non solo da fattori organici, come la ridotta produzione di ormoni sessuali, ma anche da fattori psicologici e ambientali.

Alcune condizioni organiche e alcuni farmaci possono inibire il desiderio sessuale, come ad esempio, patologie della tiroide, dei surreni, delle gonadi e dell’ipofisi, nonché condizioni chirurgiche come l’asportazione dell’ovaio, dell’utero e dei testicoli.

I farmaci che possono influire sul desiderio sessuale sono: estrogeni, antidepressivi,  barbiturici, benzodiazepine, alcune droghe e alcool.

In condizioni non patologiche sono però soprattutto i fattori psicologici che influenzano il desiderio sessuale. Chi si trova in una condizione psichica di serenità è ovviamente più disposto al rapporto sessuale di chi si trova in uno stato di depressione.

Helen Kaplan, distingue un’inibizione primaria, presente da sempre nella vita dell’individuo, dovuta ad una patologia come la depressione maggiore, la schizofrenia o ad una caratteristica costituzionale, da un’inibizione secondaria che subentra dopo un normale sviluppo del desiderio sessuale, la quale può essere dovuta a diversi fattori.

L’inibizione occasionale si verifica invece solo in alcune situazioni.

Vi sono poi delle condizioni dove il desiderio sessuale è debole per caratteristiche individuali, dove la persona non sente di avere un disagio ma spesso si reca in terapia perché questo crea problemi nella coppia.

Il DSM IV, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, distingue il desiderio sessuale ipoattivo dal disturbo di avversione sessuale, il primo è caratterizzato dalla mancanza o scarsità di fantasie sessuali, mentre il disturbo di avversione sessuale si riferisce alla persistente o ricorrente avversione o evitamento di tutti i contatti sessuali genitali con il partner.

Le cause del calo del desiderio sono diverse e possono derivare da conflitti di coppia, scarsa autostima, insoddisfazione sessuale, sensi di colpa, ansia, inibizioni, traumi infantili, incapacità a vivere il piacere, la paura inconscia di una relazione intima, difficoltà a lasciarsi andare e a vivere il presente.

Un’educazione severa, basata su tabù e divieti può fare in modo che la persona rinneghi il proprio corpo e non viva adeguatamente i piaceri della vita, di conseguenza anche il piacere sessuale viene inibito.

La depressione porta ad una mancanza di motivazione e alla percezione del mondo come se  tutto fosse “spento” ed il desiderio sessuale è forse il primo campanello di allarme dell’esistenza di un tratto depressivo.

Spesso dietro un’apparente calo del desiderio si nasconde una profonda insoddisfazione sessuale, legata al fatto che l’individuo vive dentro di sé una sessualità trasgressiva. Nel profondo vorrebbe soddisfare delle fantasie erotiche difficili da condividere con il partner e, a volte, complicate da accettare anche per la persona stessa. In questi casi diventa importante intraprendere un percorso di psicoterapia che aiuti l’individuo e la coppia ad elaborare e ad accogliere la propria sessualità, in modo da poterla vivere più serenamente.

Foto di Pezibear da Pixabay

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