Il vaginismo

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Secondo il DSM IV il vaginismo riguarda un ricorrente o persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina che interferisce col rapporto sessuale. solitamente la donna non riesce ad effettuare una visita ginecologica, poiché il ginecologo è impossibilitato a introdurre lo speculum o le dita, non usa assorbenti interni e ha poca confidenza con il suo corpo e con la sua femminilità.
Le donne vaginismiche hanno una rappresentazione dei propri genitali molto diversa dal loro aspetto somatico. La vagina è sempre rappresentata come molto piccola e impenetrabile.
La causa del vaginismo è quasi sempre psicologica e spesso riguarda il bisogno di controllo sulla realtà esterna e sul proprio corpo, situazioni conflittuali legate al piacere e alla sessualità. Sono donne che a volte scelgono un partner con il quale instaurano un rapporto di tipo fraterno, si tratta di coppie giovani che dipendono ancora dai genitori. La coppia non si informa sulla sessualità e anche l’uomo solitamente presenta un disturbo sessuale che la relazione con questa donna non fa venire a galla proprio perché non avviene la penetrazione. I partner si proteggono a vicenda, in questo caso stare insieme è rassicurante poiché la sessualità non li metterà mai alla prova.
La donna vaginismica ha paura di perdere il controllo della situazione, spesso ostentano un atteggiamento mascolino e hanno successo nel lavoro.
Spesso si rivolgono ad un sessuologo perché desiderano avere un figlio.
Il vaginismo si manifesta con la contrazione involontaria dei muscoli perineali che circondano il terzo esterno della vagina. Questa contrazione si verifica ogni qualvolta la donna provi la penetrazione sia con il pene sia con le dita e con tamponi vaginali.
La visita ginecologica risulta essere quasi sempre impossibile poiché la paura della penetrazione e di essere toccate fa in modo che i muscoli del perineo si contraggano.
A volte solo il pensiero di una penetrazione causa lo spasmo muscolare provocando dolore e chiusura.
Il dolore solitamente deriva dai tentativi di penetrazione nonostante la donna lo desideri. Non ha mai usato assorbenti interni, ha una scarsa conoscenza del proprio corpo e della sessualità, non ha mai effettuato una visita ginecologica interna.
Criteri diagnostici secondo il DSM-IV per il vaginismo: Ricorrente o persistente spasmo involontario della muscolatura del terzo esterno della vagina che interferisce con il rapporto sessuale. L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali e non è attribuibile ad una condizione medica generale.
Può essere primario o secondario, generalizzato o situazionale, dovuto a fattori psicologici o a fattori combinati, ad esempio, organici e psicologici insieme.
• Vaginismo primario: il disturbo esiste da sempre
• Vaginismo secondario: il disturbo è comparso dopo un periodo di attività sessuale normale
• Vaginismo generalizzato: la difficoltà compare in tutte le situazioni e con diversi partner e occasioni
• Vaginismo situazionale: il disturbo viene espresso solo in alcune situazioni mentre in altre la sessualità viene vissuta normalmente o più serenamente.
Solitamente il vaginismo primario non permette alcun tipo di penetrazione, mentre quello situazionale è presente solo in alcuni tipi di penetrazione come ad esempio durante il rapporto sessuale completo ma non in altri tipi di penetrazione come l’inserimento di un dito o di un tampone vaginale.
Quando la causa è organica può essere dovuta ad un’infezione vaginale, all’endometriosi, a traumi fisici causati da interventi chirurgici. Dopo l’anorgasmia è il disturbo sessuale più diffuso. Le donne che soffrono di vaginismo non hanno spesso sufficienti informazioni anatomiche sulla propria vagina e la considerano sporca e brutta, qualcosa di ripugnante, il più delle volte non hanno mai guardato allo specchio i propri organi genitali e la descrivono come impenetrabile e molto piccola e stretta. In realtà la vagina è un organo molto elastico che si adatta facilmente alle misure del pene e la fobia della penetrazione rimane ingiustificata. Anche i racconti fatti dalle altre donne, soprattutto nel passato, descrivevano la prima volta come molto dolorosa, in realtà molto dipende dal compagno con il quale si fa l’amore, dai preliminari, dalla lubrificazione, dall’intimità e dalla complicità reciproca che si instaura all’interno del rapporto di coppia.

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